Sapereplurale

Venerdì, Dicembre 27, 2024

logo saperepluraleSaperi, competenze, pratiche e narrazioni nel sociale
E-mail: segreteria@sapereplurale.net
Associazione di promozione sociale

facebookgoogle plustwitterrss

Home Chi siamo Segnalazioni Fare teatro in carcere. La storia dello Stalker Teatro a Vallette, Torino
Lunedì 16 Maggio 2016 08:18

Fare teatro in carcere. La storia dello Stalker Teatro a Vallette, Torino

Scritto da  Maria Pia
Valuta questo articolo
(0 Voti)

Il 18 maggio, alle 21.15, in occasione della proiezione del film Cesare deve morire, di P. e V. Taviani alla Casa di Quartiere Vallette, in Piazza Montale 18 a Torino, Gabriele Boccacini e Stefano Bosco raccontano la loro esperienza teatrale con le donne detenute

“Le Vallette” è il nome del quartiere periferico dove siamo riusciti a creare una struttura teatrale fra le più valide di Torino: le Officine CAOS.

“Carcere delle Vallette” è anche il nome abitualmente utilizzato per il penitenziario, ufficialmente denominato Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”, che ha la sua sede proprio vicino al teatro.
Ricordo che negli anni 70, quando abbiamo iniziato ad intervenire con un progetto di animazione teatrale nel territorio de Le Vallette, gli abitanti non volevano che venissero costruite le nuove carceri nel proprio quartiere. Alcune azioni teatrali erano state realizzate con la popolazione per manifestare proprio questo dissenso.
Quando agli inizi del 2000 siamo tornati a lavorare in quel quartiere con il progetto “Officine CAOS”, se capitava di dire al telefono che eravamo a Le Vallette, l'interlocutore pensava che fossimo in carcere, tanto era identificato il nome del quartiere con la Casa Circondariale. Per la nostra compagnia risultava quindi naturale, svolgendo un'attività in relazione al territorio, andare a fare teatro, prima o poi, nelle carceri, così vicine alla nostra sede teatrale.

Leggi tutto

Ultima modifica Mercoledì 05 Aprile 2017 09:43
Login to post comments