Abbiamo promosso, insieme a molte altre e altri e realtà associative, la Campagna Madri fuori! dallo stigma e dal carcere, con i loro bambini e bambine, che nella settimana della Festa della mamma, il 14 maggio, provocatoriamente organizza iniziative e eventi in tutta Italia.
Le donne detenute non hanno nulla da festeggiare, ma di nuovo devono difendere i loro diritti, e noi con loro.
Il senatore FdI Cirielli, quello della proposta di stravolgimento dell’articolo 27 della Costituzione, ha avanzato l’idea che a tutte le donne condannate con sentenza definitiva venga tolta la cosiddetta “patria potestà", come dice lui, cioè la responsabilità genitoriale. Ciò nel corso di un dibattito parlamentare che era invece finalizzato al definitivo superamento dell’ingiustizia dei “bambini dietro le sbarre” e che la destra ha bloccato.
Sulla scia della presa di posizione del senatore, si è avviata una campagna contro le donne, che ben delinea la strada che il governo intende seguire, sulle pene, sulla tortura, sul carcere.
Le donne, i loro diritti, tornano al centro di una politica aggressiva, violenta e lesiva dei diritti fondamentali, la destra ancora una volta mette le mani sulla libertà e la dignità delle donne e ripropone il suo peggior immaginario patriarcale del femminile e del materno.
Noi, insieme a numerose altre donne, abbiamo avuto una reazione spontanea e immediata di ribellione a questo attacco ai diritti delle donne detenute. Va fermato subito, ci siamo dette. Ne abbiamo la possibilità e le idee, perché negli ultimi anni, grazie all’impegno di associazioni e di molte donne impegnate sulla giustizia e il carcere, è cresciuta l’attenzione intorno alla detenzione femminile.
Questo è l'appello della campagna e qui è possibile aderire e conoscere le iniziative.
Tra le varie azioni a sostegno della campagna a Torino, sabato 13 maggio, in un evento pubblico ci confronteremo e decideremo come sostenere le donne e i loro diritti.