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Associazione di promozione sociale

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I nostri obiettivi

L'Associazione «3 Giugno», costituita a Torino per iniziativa delle detenute del braccio femminile della Casa Circondariale Le Vallette, dopo il tragico incendio che costò la vita ad otto di loro e a due vigilatrici, ha tra le sue finalità quella di «attivarsi affinché vengano riconosciuti e concretamente rispettati in ogni situazione i diritti umani e civili di chi è detenuto/a, in primo luogo l'incolumità, l'integrità e la dignità della persona». La consapevolezza che i limiti ai diritti della persona sono imputabili alle logiche dell'istituzione totale, la quale ha sedimentato una propria «gerarchia di valori» autonoma e separata, porta ad identificare nella extraterritorialità del carcere il nodo da sciogliere perché la rivendicazione di diritti inalienabili non si esaurisca in una battaglia formale e dunque perdente. La stessa Amministrazione Penitenziaria, negli ultimi anni, ha dimostrato la sua disponibilità ad aprire il carcere alla città, ma troppo raramente, ancora, la società esterna si assume una quota di responsabilità reale, ridimensionando la tradizionale delega riconosciuta all'Amministrazione Penitenziaria. L'Associazione mira a proporre un terreno di intervento responsabile e concreto non solo e non tanto alle istituzioni del governo locale, che già ne sono, con vario esito, investite, quanto a tutte quelle figure sociali che hanno saperi e professionalità da investire per la sicurezza, la salute, la formazione, i diritti civili ed il reinserimento di chi è detenuto/a. Investire questa ricchezza di conoscenza e questa pluralità di «punti di osservazione» sul carcere, può significare ristabilire anche al suo interno una scala di valori non più separata ma appartenente alla società intera e capace di tradurre i diritti fondamentali della persona nella quotidianità del carcere:

  • sul diritto all'incolumità e alla sicurezza per chi è detenuto/a:
    • riaprire un'analisi critica delle scelte urbanistiche e delle architetture dei complessi carcerari; una verifica dell'idoneità delle strutture allo spirito delle riforme e una verifica dell'idoneità dei materiali usati rispetto al criterio di sicurezza per le persone;
  • sul diritto alla salute e all'efficienza del servizio sanitario:
    • una ripresa del dibattito e dell'iniziativa attorno al rapporto, assai critico, con il servizio sanitario sul territorio, attorno alla prevenzione, nonché attorno al trattamento della tossicodipendenza e dell'AIDS in carcere;
  • sul diritto allo studio e alla formazione:
    • per un'ulteriore spinta verso l'apertura del carcere a circuiti culturali e formativi non ghettizzanti, adeguati alle richieste di reinserimento lavorativo dei detenuti;
  • sul diritto al lavoro e all'associazionismo sindacale:
    • per lo sviluppo di ipotesi di reinserimento e di forme di incentivazioni; per una concezione del lavoro non disciplinare-trattamentale ma che miri all'autonomia e alla valorizzazione di ognuno/a; per un'organizzazione del tempo nelle pene alternative che rispetti le esigenze della persona;
  • sul diritto all'integrità, all'interezza, alla dignità della persona:
    • in ordine al rispetto dell'inviolabilità del corpo di chi è detenuto/a, al diritto all'affettività e alla sessualità, alla maternità, alla paternità, ai rapporti affettivi non normati, alla comunicazione con l'ambiente sociale esterno;
  • sul diritto di cittadinanza in generale:
    • per i diritti delle minoranze e degli stranieri;
  • sul diritto alla trasparenza dell'istituzione:
    • sulle norme delle prassi burocratiche e decisionali che determinano la vita di chi è detenuto/a; sul diritto all'informazione sui propri diritti e sulla propria situazione.

Su tutto questo chiediamo la disponibilità di quanti hanno saperi e professionalità non solo per riempire un «di meno», un’arretratezza, ma per produrre analisi e progetti, parziali e concreti, capaci di mutare una cultura ed un’istituzione.

Associazione «3 Giugno» Torino

giugno 1989, Le Nuove

Associazione «3 Giugno», c/o Gruppo Abele, via Giolitti 21, 10123 Torino, tel. (011) 8395442

 

Uno degli obiettivi dell’«Associazione 3 Giugno» è stato quello di portare avanti e sostenere l’iter giudiziario alla ricerca di una verità processuale sulle cause e le responsabilità della morte di 11 donne. Un percorso che si è avvalso del contributo prezioso di Bianca Guidetti Serra e di altri legali, di esperti di sicurezza, di tanti cittadini e cittadine sensibili ai temi del carcere e dei diritti di chi è detenuto.

Dopo 3 anni, l’esito è stato deludente: nessuna responsabilità è stata accertata. Ma la lettura del dispositivo è inquietante: una lunga lista di inadempienze, mancanze, misure e impianti inefficaci, che a nostra parere, e ancora 30 anni dopo, clamorosamente stridono con le conclusioni dei giudici.

Leggi la sentenza di primo grado.

Pubblicato in News
Lunedì 08 Ottobre 2018 17:11

Alternative ad una vita in automatico

Laboratorio di autobiofilosofia. Scrivere e pensare insieme

Siamo sempre più oppressi, presi in meccanismi che governano il nostro tempo, le nostre azioni e i nostri desideri. Da un lato ci sentiamo complici di questo sistema di vita, dall’altro ci sembra di non avere la forza per opporci. Nessuno pare sfuggire a questi meccanismi, quale che sia il nostro lavoro: ci ritroviamo impigliati nelle esche di una servitù volontaria che ci fa sentire impotenti. E se provassimo a liberare insieme i nostri desideri, rompere i meccanismi di una vita in automatico?

Domenica 21 ottobre 2018

Studio Felice Casorati, via del Rubino 9 - Pavarolo (TO)
dalle 10.00 alle 13.30

Condotto da Patrizia Ottone e Susanna Ronconi

La partecipazione è gratuita ma è necessaria l'iscrizione a: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Info: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Scarica la locandina

 

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Mercoledì 09 Maggio 2018 14:28

Percorsi a Pavarolo

Continua la collaborazione con il Comune di Pavarolo, sulla collina torinese. Anche quest’anno è disponibile per le nostre attività culturali lo studio che fu del pittore Felice Casorati, un luogo di bellezza, silenzio e armonia dove il lavoro della scrittura di sé e della filosofia di comunità trova il suo luogo ideale.

Scrivere e pensare insieme. Laboratorio di AutobioFilosofia

Non si smette mai di nascere

Condotto da Patrizia Ottone e Susanna Ronconi.

Domenica 20 maggio, 10.00-13.30
Studio Felice Casorati, via del Rubino 9
Pavarolo (TO)

Scarica la locandina

Pubblicato in Laboratori - Corsi
Venerdì 09 Marzo 2018 14:39

Caffè filosofico

Caffè filosofico

condotto da Chiara Castiglioni, al BI-LOCALE via Bari 22 Torino

martedì 20 marzo 2018 ore 19

 

AutobioFilosofia

con Patrizia Ottone e Susanna Ronconi

di SaperePlurale

 

Sulla stretta connessione tra pensiero e vita, tra dimensione personale e collettiva, proponiamo di confrontarci insieme a partire da alcune sollecitazioni letterarie:

 Noi abbiamo una nascita che è determinata dall’atto di procreazione dei nostri genitori. Ma poi c’è una nuova nascita, che non è quella recepita dall’esterno e che è precisamente la nascita che noi ci diamo da noi stessi raccontando la nostra storia, ridefinendola con la nostra scrittura che stabilisce il nostro stile secondo il quale noi ora esigiamo di essere compresi dagli altri (Giorgio Gargani, Il testo del tempo).

La vita di per se stessa non possiede unità, o almeno non si manifesta ai nostri occhi, e questo è ciò che produce più angoscia e confusione. Chi vaga disorientato sa infatti che la sua vita è una vita. La vita non può essere vissuta senza un'idea, ma quest'idea non può neppure essere un'idea astratta: deve essere un'idea che informa, che offre un'ispirazione concreta in ogni azione, in ogni momento; l'idea stessa dev'essere un'ispirazione (Maria Zambrano, Verso un sapere dell’anima).

 

Patrizia Ottone si è formata sulle pratiche filosofiche con lo studio personale e con i laboratori e i seminari del Crif e di Insieme di pratiche filosoficamente autonome. Ha collaborato come facilitatrice di gruppi con il Centro Ecumenico di Agape, nelle Valli Valdesi, con il Maurice Glbtq di Torino e con l’associazione Sapere Plurale di Torino. Pratica e insegna hatha yoga.

Susanna Ronconi, formatrice nel campo delle professioni del sociale e ricercatrice, è esperta di metodologie autobiografiche applicate all'educazione per adulti, alla formazione professionale e alla ricerca qualitativa. Si è formata alla Libera Università dell' Autobiografia di Anghiari, di cui è stata collaboratrice scientifica dal 2005 al 2016.

Chiara Castiglioni, dott.ssa di ricerca in Filosofia e consulente filosofico, autrice dei libri Filosofia dentro. Pratica e consulenza filosofica in carcere. Metodi e esperienze (Mursia, 2017) e Tra estraneità e riconoscimento. Il sé e l’altro in Paul Ricoeur (Mimesis, 2012). Con Infiniti Mondi dal 2015 ha ideato e condotto il progetto “Filosofia come cura di sé. Dialoghi dal carcere” nelle carceri Ferrante Aporti e Lorusso e Cutugno in collaborazione con la Garante dei diritti dei detenuti della Città di Torino; opera inoltre in case di cura per anziani, scuole, e come libera professionista.

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Venerdì 09 Marzo 2018 14:33

Appuntamenti a Pavarolo

Continuano le passeggiate con scrittura nello scenario della più bella collina torinese

Tre gli appuntamenti

Domenica 6 maggio e Domenica 10 giugno dalle ore 9.00 alle 13.00

“Di Castello in Castello” - Pavarolo-Montaldo-Marentino

Guidate da Liz di SaperePlurale e Marta di Escursionando Trekking

Prenotazioni: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , cell 3382538948

 

Domenica 27 maggio alle 11.00 e alle 15.00

In occasione della Giornata nazionale ADSI - Apertura giardini e dimore storiche, nelle scuderie del Castello:

  • Mostra di quadri “inediti” di Daphne Maugham messi a disposizione dai cittadini di Pavarolo
  • una passeggiata culturale, guidata da Liz di SaperePlurale, nel piccolo borgo di Pavarolo, nella bellezza dei panorami ispiratori di Felice Casorati e Daphne Maugham
Pubblicato in Laboratori - Corsi
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