L’incendio del 3 giugno 1989, carcere delle Vallette, Torino
Per non dimenticare. Per rinnovare l’impegno per i diritti di chi è detenuta/o
Trent’anni anni fa, il 3 giugno 1989, un incendio uccise undici donne nell’allora nuovo carcere delle Vallette.
Erano Ivana Buzzegoli, Rosa Capogreco, Paola Cravero, Lauretta Dentico, Lidia De Simone, Morsula Dragutinovic, Editta Hrovat, Beatrice Palla, Radica Traikovic (Vesna), detenute, e Maria Grazia Casazza e Rosetta Sisca, agenti.
Sono morte per incuria e inefficienza, perché 300 materassi infiammabili erano stati accatastati sotto le finestre del braccio femminile, perché i soccorsi hanno tardato, perché non esisteva un piano antincendio, e il tentativo di aprire decine di celle era affidato a due sole agenti, che così hanno trovato la morte
Alcune socie dell’associazione SaperePlurale erano compagne di detenzione di queste donne, hanno lottato, allora, per mesi e anni per dare voce alle donne detenute, e per un processo giusto, fondando l’Associazione “3 Giugno”, sostenute dall’avvocata Bianca Guidetti Serra, e da molte e molti altri. Hanno lottato anche perché i racconti di chi era sopravvissuta non si disperdessero, se ne mantenesse memoria, e i volti e i nomi delle donne morte fossero ricordati: per rispetto a tutte loro e per ribadire i diritti di chi è reclusa/o, prima di tutto il diritto all’incolumità personale.
Quest’anno è il trentesimo anniversario di quel 3 giugno dell’89, e vogliamo ancora una volta ricordare e onorare quelle ragazze, quelle donne. Non devono essere inghiottite dall’oblio, né divorate da questo tempo presente, così incline alla cultura della vendetta, della forca, della violazione dei diritti di chi è rinchiuso.
Noi le ricordiamo tutte, queste ragazze, queste donne. E ricordandole rinnoviamo un patto di solidarietà con le donne e gli uomini che oggi sono reclusi.
L’Associazione SaperePlurale, con il sostegno di molti e molte, intende promuovere memoria e riflessione: con un evento pubblico per il 3 giugno 2019, con la ristampa dei racconti di quella notte, con pagine web dedicate per informare: perché la città ricordi, perché nessuno dimentichi.
L’evento pubblico in memoria avrà forma di uno spettacolo di teatro-canzone, che grazie alla collaborazione dell’Associazione Aurea e delle sue artiste, farà rivivere le voci di quella notte, e potrà portarle in altri luoghi, in nuovi appuntamenti.
Per ricordare insieme, testimoniare, continuare nell’impegno.
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