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Martedì 10 Ottobre 2017 08:53

Nature morte nature vive

“Nature morte nature vive. Felice Casorati dialoga con Daphne Maugham”

Domenica 15 ottobre riapre lo Studio Casorati a Pavarolo con una  mostra su Daphne Maugham, artista e moglie di Felice Casorati.

Inaugurazione domenica 15 ottobre alle 15,30

Apertura sabato e domenica con orario 15-18 fno al 19 novembre

Da domenica 15 ottobre a domenica 19 novembre lo Studio-Museo Casorati ospita a Pavarolo una nuova mostra, curata da Francesco Poli, sulle opere di Daphne Maugham Casorati, moglie di Felice Casorati, dal titolo: “Nature morte, nature vive. Felice Casorati dialoga con Daphne Maugham”.
Saranno esposti dodici quadri rafguranti “nature morte” di Daphne Maugham Casorati, poco conosciuti dal pubblico torinese perché raramente in mostra a Torino. I lavori di Daphne dialogheranno con un disegno di Casorati del 1931 – l'anno in cui Felice e Daphne si sposano e comprano la casa di Pavarolo – nel quale il maestro ritrae proprio la moglie.

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Martedì 10 Maggio 2016 10:17

Mostra "eVisioni"

Il 5 maggio è stata inaugurata al Cecchi Point, a Torino, la mostra "eVisioni", locandine di prison movies di tutte le epoche a cura del Museo della memoria carceraria di Saluzzo. La mostra - nell'ambito del progetto L'altro quartiere - per una cultura democratica della pena e del carcere - resterà esposta fino al 15 giugno, giorno della proiezione al Cecchi Point del film L'aria salata, dedicato al tema del rapporto tra padri e figli nel vissuto della detenzione

“Spazi violenti” nelle locandine dei prison movies
La rappresentazione degli spazi carcerari nei manifesti pubblicitari dei prison movies ricalcano schemi iconografici piuttosto ricorrenti. Quando la locandina riproduce lo spazio interno del carcere le immagini si ripetono in modo stereotipato, al di là delle epoche e degli stili cinematografici. La violenza dello spazio carcerario è visivamente riprodotta da tre immagini che assumono il valore di vere e proprie icone: le mura, le sbarre, le catene. Tre sostantivi che derivano da altrettanti verbi che esprimono la violenza connaturata al rinchiudere persone in luoghi separati: murare, sbarrare, incatenare.
Le mura a volte emergono sin dal titolo dell’opera cinematografica come nel caso della traduzione italiana del film comico del 1931 di Stan Laurel e Oliver Hardy Le muraglie. In altri casi il muro è il protagonista principale della locandina: nel cult movies Fuga da Alcatraz il volto da duro di Clint Eastwood spunta da una breccia scavata con un coltellino in un muro su cui è raffigurata l’inquietante isola della baia di San Francisco.
Le sbarre dominano in moltissime locandine. Da quelle che incorniciano il volto seducente di Diana Dors in Furia infernale, a quelle abbracciate da un sorridente Danny Kaye ne Il favoloso Andersen. Da quelle che servono a incastonare i volti dei personaggi di Mery per sempre, a quelle da sfondo ad uno stralunato Woody Allen in Io e Annie e ai classici detenuti in divisa a righe de Il generale Della Rovere. Sino a quelle semplicemente evocate, ombre sfumate sul muro della cella, come nella foto di scena di Papillon dove Steve Mc Queen sembra tentare di scorgere tra di esse un residuo di libertà.
Le catene immagine che ci proviene da forme di reclusione ormai pressoché abbandonate come la relegazione in inaccessibili fortezze dei nostri patrioti risorgimentali. Qui le troviamo a volte rievocate in usi non propriamente carcerari come nella locandina de Lo straniero dove il volto di Marcello Mastroianni è attraversato da una catena che regge un letto a ribalta. In altri casi invece nel loro significato più intenso di strumento di costrizione, come nella locandina de L’uomo di Alcatraz dove Burt Lancaster le mostra quasi con fierezza per evidenziare il suo spirito di resistenza, immagine riproposta con il profilo di Sylvester Stallone in una citazione del tutto esplicita nella locandina di Sorvegliato speciale.

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Martedì 07 Gennaio 2014 13:10

Freschi di cantina

Sabato 11 gennaio 2014 ore 19.00
TabernaLibraria - Via Bogino 5 - Torino

Aperitivo di inaugurazione della mostra
FRESCHI DI CANTINA
di Stefano Neri

Intagli su doghe di tino toscano in legno di castagno.
Scalpellature di omaggio a tutto il vino che esse hanno contenuto.
E ciottoli di mare.
Fino al 31 gennaio

A cura di Sapereplurale con la collaborazione di Tabernalibraria

Info: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

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Martedì 22 Ottobre 2013 10:57

Ritratti di donne

18 novembre, ore 18.30, Ecomuseo piazza san Gaetano da Thiene 6, inaugurazione della Mostra Multimediale “Ritratti di donne dentro la città. Volti e scenari urbani tra Barriera di Milano, Torino e Archi, Reggio Calabria”
L’iniziativa, basata su fotografie e video narrazioni delle e sulle donne di Barriera di Milano, ospita:

  • Io sono di Barriera. 15 donne si raccontano, videonarrazione a cura di Videocommunity e Sapereplurale
  • Migranti e native, immagini dal Centro Alma Mater a cura di associazione Alma Terra
  • L’altro secolo. Il lavoro delle donne nella Barriera del ‘900, in collaborazione con l’Officina della memoria

Inoltre, Barriera ospita Archi, quartiere di Reggio Calabria: Mostra fotografica “Le donne di Archi”, di Emanuela Colombo
La mostra resterà aperta dal 18 al 30 novembre, negli orari dell’Ecomuseo (lunedì 10-12, martedì, mercoledì, giovedì 14,30-18,00)

 

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Inaugurazione della mostra collettiva "C’eravamo tanto amati…." - Segni e tracce della libertà delle donne, per nuovi rapporti tra generi, a cura di Sapereplurale e Rete Culturale Virginia. Venerdì 23 novembre; Sala Polivalente – via Leoncavallo 23, ore 17. In occasione del 25 novembre 2012: Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

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